Questo dolce, le cui origini vedono incrociarsi storia e leggenda, era inizialmente un semplice pane, di dimensioni più grandi (da qui il nome), in grado di offrire un impasto arricchito da lievito, miele, zucca ed uva secca. Alcuni storici attribuiscono al garzone Ughetto degli Atellani il merito di aver creato il panettone. L'intenzione di Ughetto era ottenere il beneplacito del padre, in arte fornaio, della ragazza della quale si era invaghito.
Secondo altri studiosi, invece, fu un certo Toni, apprendista di cucina al servizio di Ludovico il Moro, a portare in tavola il dolce in una concezione più moderna. In questo caso, la nascita del panettone sarebbe stata del tutto improvvisata. Toni, infatti, al momento di servire una torta, accorgendosi di averla bruciata preparò il dolce in tutta fretta, utilizzando quanto rimasto nella dispensa; oltre alla farina e allo zucchero utilizzò uvetta e frutta candita. Federico il Moro ne rimase così entusiasta da battezzare il dolce "Pan de Toni", nomignolo in seguito mutato in "panettone".
Merita di essere ricordato come la forma del panettone, per molto tempo, sia stata decisamente diversa da quella abituale. In particolare, questo gustoso simbolo del Natale appariva piuttosto basso se confrontato con il lievitato attuale. Fu solamente negli anni '20, infatti, che il panettone iniziò a raggiungere una certa altezza. Risale allo stesso periodo l'idea di fasciare il dolce nella carta paglia.
Noi di Cantine Bernabei abbiamo scelto di specializzarci, negli anni, nella composizione di confezioni regalo. Chi, nel periodo natalizio, non ha le idee ben chiare su cosa regalare ai proprio cari, affidandosi alle nostre idee cesti natalizi avrà solamente l'imbarazzo della scelta. Alla classica versione caratterizzata da latte fresco, pasta lievitata con lievito madre, canditi e una pioggia di uvetta, si affiancano panettoni più intriganti, che vedono la presenza, tra gli altri, di pezzetti di cioccolato, creme alla frutta, e coperture al cioccolato bianco o pistacchio.