Questa deliziosa bevanda, apprezzata soprattutto nelle occasioni speciali, prende il suo nome dall’omonima regione francese Champagne-Ardenne, che dista 150 km da Parigi. Questa tipologia di vino è l’unica della Francia a tralasciare la sigla AOC (Appelation d’Origine Contrôllée, la nostra Denominazione di Origine Controllata per intenderci…) vista la sua fama mondiale, e merita, pertanto di essere conosciuta un pò meglio!
Sfatiamo subito un mito: la parola Champagne non è subito sinonimo di qualità, dal momento che questo vino è prodotto da 4700 imbottigliatori di cui solo 300 danno vita ad un prodotto davvero buono. Questo perchè lo champagne è il risultato dell’assemblaggio di tre varietà di vini (Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier) prodotti in diverse zone della Francia.
Lo Champagne è un vino chiaro prodotto però con una maggioranza di uve nere, perchè i due Pinot vengono vinificati in bianco, ovvero durante la spremitura viene limitato al minimo il contatto tra buccia e mosto. Il risultato è un prodotto versatile, dalle numerose sfacettature e perfetto sia per i salumi che per le bistecche.
Questo vino è sicuramente tra i più longevi al mondo: le cause sono l’elevata acidità al suo interno ma soprattutto la presenza di anidride carbonica che lo protegge dall’ossidazione. Alcuni fattori, però, possono minare la corretta conservazione di questa bevanda, ci riferiamo in particolare a temperatura, umidità e luce. Evitiamo di dimenticarci le bottiglie in luoghi caldi e al contempo non mettiamolo in frigo per mesi ma solamente 2 o 3 giorni prima del consumo. Quello che conta è non sottoporre le bottiglie a grandi sbalzi di temperatura e lasciarle il più possibile coricate in modo che il vino tenga il tappo umido e impedisca all’ossigeno esterno di entrare.